GAO BROTHERS
Arte come critica socio-politica
Specchio
più autentico della condizione attuale della cultura cinese, all’avanguardia di
linguaggi espressivi e di fama mondiale, ma vittime in patria di un “grande
fratello” dittatoriale e poco clemente: i Gao Brothers (Gao Zhen e Gao Qiang),
artisti eclettici e dissidenti politici, cercano di sfuggire alle mire della
censura del regime comunista per mezzo della loro arte.
Per
ciascun artista, l’ispirazione è frutto sia della realtà esterna sia dei
conflitti interni all’uomo e la realtà che si trovano davanti gli artisti
cinesi è quella di un paese caratterizzato da un rapido sviluppo economico che
ha abbattuto i modelli tradizionali di vita e di pensiero. L’ideale di vita
pura coltivato dalle generazioni precedenti si distacca sempre di più dalla
realtà odierna: oggi ciò a cui la gente aspira è un miglior tenore di vita e di
modernizzazione. Questa stessa modernizzazione porta con sé un processo di
urbanizzazione e l’urbanizzazione genera un nuovo tipo di società e di sistema
di valori: le città moderne diventano un luogo ricco di trappole che può
generare nelle persone sentimenti contrastanti, che oscillano tra dolore e
piacere; le moderne città possono trasformarsi in un covo di disordine e
bruttezza. Tutto ciò viene percepito dagli artisti cinesi, i quali tramite le
loro opere riflettono e criticano tale situazione, facendo della dimensione
urbana il concetto base dei loro lavori. Non è perciò errato dire che l’arte
dei Gao Brothers può essere definita arte urbana con lo scopo di affrontare i gravi problemi causati
negli ultimi venti anni dal rapido processo di urbanizzazione.
Verso la metà degli anni ’80, quando l’arte
moderna cinese cominciava ad emergere, i due giovani fratelli avevano
cominciato a sperimentare questo nuovo modo di fare arte nello Shandong, ad
esempio combinando Espressionismo con arte tradizionale cinese, ma la prima
vera apparizione nel mondo dell’arte moderna avvenne durante l’Avant-Guard Exhibiton del 1989, presso
la galleria d’Arte Nazionale Cinese dove i due artisti hanno utilizzato dei grandi
preservati gonfiati a rappresentare dei genitali, dando vita all’installazione Midnight
Mass: hanno utilizzato la sessualità per
simboleggiare una sorta di resistenza ad all’ideologia soffocante del tempo.
Negli anni seguenti i temi dell’ “altro” e
della “salvezza”sono diventati il fulcro e l’anima artistica dei Gao Brothers. Nel
corso degli anni 1990 i Gao Brothers hanno iniziato ad esprimere l'arte
d'avanguardia in molte forme, tra cui installazioni, performance art, arte
concettuale e varie forme di sperimentazione video e media art. Nel corso di
questi anni, vi è sempre stato un filo conduttore che ha unito le varie opere
dei due artisti, vale a dire, la loro critica intellettuale, la loro attenzione
per l'anima e la loro sperimentazione: la
loro arte è diventata frutto di poetiche multimediali, dell’uso altrettanto
poetico della performance, della fotografia, della pittura, della scultura e di
tutto ciò che può essere trasformato in linguaggio artistico.
L’ARTE DEI GAO BROTHERS: UNA MISCELA DI
NOVITÀ
Umanità, individuo, corpo: sono questi gli
elementi protagonisti delle opere d’arte dei Gao Brothers. Essendo la loro
un’arte performativa, il corpo non può che svolgere un ruolo centrale,perciò le opere dei due fratelli tendono ad avere un forte
carattere antropologico.
Perché
la scelta di utilizzare il corpo come espressione artistica? Il corpo viene
definito all’interno di una rete di relazioni e di un dato contesto, nel
momento in cui si utilizza il corpo, si sfruttano anche tutti quei legami che
si vengono a stabilire tra il corpo stesso e il contesto sociale e culturale a
cui esso appartiene. Il risultato? Una vera e propria concettualizzazione del
corpo. Inoltre, essendo il corpo caratterizzato da corporeità e da temporalità,
utilizzarlo come materiale e concetto per trasformarlo in un mezzo artistico
non solo è un modo per partecipare attivamente alla vita sociale, culturale e
quotidiana, ma anche un mezzo efficace per stabilire una comunicazione con il
l’intero pubblico.
I
Gao Brothers si sono impegnati a sfruttare tutti i mezzi possibili per dar voce
alla loro arte: attraverso performance, fotografie, sculture, pitture e i video
cercano di analizzare le reazioni collettive e individuali che si son create di
fronte al continuo evolversi della società cinese.
In
particolare, la fotografia viene trasformata in un’allegoria dei sentimenti
umani: nelle grandi fotografie, ritoccate finemente al computer, la percezione
che si ha è quella di un mondo dominato dall’immaginazione,
ma ricco di uomini e donne che appartengono
al nostro mondo ordinario, accessibile a tutti.
Se il “compito” di una macchina fotografica è
quello di catturare un momento della realtà circostante, perché fare di una
foto un mezzo al servizio dell’immaginazione? La risposta a questa domanda
è possibile ritrovarla all’interno della storia della fotografia
in Cina: nel momento in cui inizia ad
emergere
l’arte contemporanea in Cina verso la fine degli anni ’70, un’intera
generazione di artisti dichiara la sua tendenza indipendente distanziandosi da
quell’idea di fotografia documentaristica e realista che si era diffusa durante
gli anni della propaganda comunista. Molti di questi artisti, tra cui gli
stessi Gao Brothers, sostengono l’idea secondo cui la fotografia permette di sviluppare
la propria fantasia, di arricchire la propria immaginazione anche in maniera
eccessiva, con lo scopo ultimo di dar vita ad un divario tangibile tra realtà e
fantasia che può esistere all’interno di una foto o di un video.
OPERE
The Sense of Space’s series
L’opera The
Sense of Space è stata creata dai Gao Brothers nel giugno del 2000 ed è un
lavoro che combina installazione, performance e fotografia. Quest’opera è
divisa in quattro sezioni: Attesa, Ansia, Dolore e Preghiera.
Per la performance, i due artisti hanno
assemblato varie librerie che unite infondono all’opera il senso di uno spazio
architettonico. Questo è solo uno spazio simulato. I Gao Brothers ed altri dodici
partecipanti nudi sono posizionati all’interno degli scaffali. La narrazione
procede in questo modo: “Attesa”, i partecipanti riposano tranquillamente;
“Ansia”, lentamente cominciano a contorcersi e ognuno tocca le braccia
dell’altro, “Dolore”, ognuno simula un atto di automutilazione con martelli e
pistole, “Preghiera”, vengono usate candele come simbolo religioso. Queste
quattro sezioni insieme creano un sentimento nostalgico della pittura
rinascimentale, i titoli delle varie sezioni infondono elementi drammatici
all’opera e rispettivamente corrispondono a inizio, sviluppo, climax e finale. Le
quattro sezione hanno veramente valore solo nel momento in cui vengono
osservate insieme. Alcune foto mostrano corpi nudi di uomini della stessa
taglia, rendendo ancora più anonimo ciascun individuo. Nell’immagine finale si
crea l’impressione che lo stesso individuo venga duplicato, trovandosi in tutta
la composizione.
Perché la scelta di questo titolo, The Sense of Space? Sense è la dimostrazione della presenza di una propria personalità,
Space è un concetto visivo astratto e
simboleggia l’esistenza, la libertà e l’infinito, con riferimenti al paradiso
dei cristiani, alle nuvole che galleggiano sopra le nostre teste e all’universo
illimitato: vi è la trasformazione di un immaginario religioso in un linguaggio
poetico.
Analizzando in maniera più precisa questo
lavoro, gli scaffali, troppo piccoli per i diversi partecipanti, stanno a
simboleggiare una sorta di restrizione, di abbraccio soffocante della società
cinese; le persone nude sono intrappolate in un tipo di esistenza dove non vi è
nessuna possibilità di sviluppo spirituale, etico e morale. L’uomo che i Gao
Brothers ritraggono è un essere moderno che ha abbandonato definitivamente il
mondo spirituale per diventare parte integrante di una città e di un’esistenza sempre
più materialista.
The Utopia
of Embrace
Da più di dieci anni, i Gao Brothers hanno
realizzato performance basate sull’idea dell’abbraccio che consistono in 15
minuti di abbraccio tra due persone e 5 minuti di abbraccio collettivo. Alcuni
modelli sono vestiti, altri sono nudi.
L’abbraccio è l’opposto della separazione e
all’interno di questo lavoro esprime un senso di utopia. Come simbolo di
rinnovamento spirituale e fisico dopo la separazione, “Embrace” punta a
complesse questioni sociali, ideologiche, culturali e religiose. L’atto di
abbracciare evoca molte scene nel panorama internazionale: la convivenza
pacifica tra bianchi e neri dopo l’abolizione dell’apartheid in Sud Africa,,
l’abbraccio degli atleti dopo una vittoria. In sostanza, l’atto di abbracciare
può superare i vari confini e trasmettere numerosi messaggi d’amore.
Ma perché la scelta dell’abbraccio come
base di un’intera perfomance? Oggi viviamo in mondo privo di certezze, sembra
di trovarci su un tetto in bilico di una struttura che una volta sembrava
forte, resistente e ricca di promesse per il futuro, ma oggi molte di quelle
promesse non sono state realizzate, vecchei credenze sembrano oggi prive di
significato e il mondo appare fatiscente e ricco di ostacoli. Il nostro è un mondo
continuamente esposto a rischi, dove non esiste più la protezione del passato,
delle tradizioni e delle nostre culture. L’abbraccio è legato alle relazioni
umane. Un abbraccio è forse il simbolo più universale delle emozioni umane.
La prima volta che è stata realizzata
questa performance sono state scelte tutte persone di sesso maschile, non
perché vi fosse un’inclinazione verso l’omosessualità, ma per evidenziare come
nella società cinese la morale tradizionale rimanga un vincolo forte sulle
manifestazione di affetto fisico.
Nel
corso di oltre venti anni, i Gao Brothers sono stati fautori di numerose opere,
apparentemente assurde, ma che racchiudono un significato profondo e una
critica pungente nei confronti della società odierna cinese. Oltre i lavori di
cui si è parlato precedentemente, molte altre sono le opere dei due artisti: I Gao
Brothers hanno messo in mostra le loro capacità espressive anche tramite la
scultura, come nel lavoro Miss Mao,
un’immagine mostruosa di Mao dal seno prorompente e dal lungo naso, una
ibridazione di Minnie e Pinocchio, come critica nei confronti dell’abbondante
iconografia di Mao che ha monopolizzato l’arte cinese per circa sessanta anni.
Nel 2009 attraverso il bronzo
danno vita a l’ Esecuzione di Cristo:
vi sono sette soldati che sparano a Cristo. L’opera possiede un chiaro valore
politico riconducibile alla repressione delle varie religioni da parte di Mao.
Vi sono persone che di fronte a questo tipo
di arte provano aberrazione, rinnegandola e considerandola un oltraggio alla
vera arte, ma la mia personale opinione è che l’opera di un artista è frutto di
un intreccio socio-culturale di cui l’arte ne esprime le più intrinseche
relazioni. In una società in rapido sviluppo, in cui il processo di
modernizzazione spazza via il passato come fosse fuliggine e getta l’uomo in un
vortice da cui non riesce a liberarsi, venti minuti di abbraccio permettono
all’essere umano una tregua in questa frenetica corsa verso il cambiamento.
Quasi nessuno avrebbe immaginato il
sollievo che può darti un abbraccio, ma ci sono stati due artisti, i Gao
Brothers, che lo hanno intuito, trasformandolo in linguaggio artistico, per
questo possono essere definiti artisti a tutti gli effetti.